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Per comprendere la tradizione musicale popolare della Svezia è necessario considerare che, in un paese di grandi distanze e con bassa densità di popolazione, i grandi agglomerati urbani, dove si sviluppano il professionismo e l´arte della composizione musicale, hanno avuto un´influenza ridotta rispetto alle vaste aree rurali e al sistema dei piccoli villaggi. Il sistema sociale della comunità contadina ruotava intorno al fäbod (da "fä"= mucca e "bod"=capanna, pl. fäbodar), una sorta di malga, di piccola fattoria agricola di montagna ove da tempi remoti le comunità della Svezia centrale e settentrionale portavano mucche ed altro bestiame al pascolo estivo, producendo latte, formaggi, e altri derivati caseari. Di solito i fäbodar distavano da 10 a 30 miglia dal villaggio. La musica era un fattore rilevante nell´organizzazione del lavoro di queste fattorie. Utilizzando segnali musicali, le donne tenevano insieme i greggi e mantenevano i contatti con altri fäbodar più lontani. Tali segnali e richiami venivano lanciati soffiando in corni di vacca o di caprone e potevano essere uditi per molte miglia. Esistevano anche richiami ecnica, mentre non tutti riuscivano a padroneggiare l´uso del corno. Da queste tecniche funzionali al lavoro quotvocali per le greggi, eseguiti con una tecnica altamente specializzata, e ciascun inserviente del fäbod imparava tale tidiano si è sviluppata una musica che, per le sue antiche origini e per la sua distribuzione su vaste aree, ha impresso le sue caratteristiche su tutti gli altri tipi di musica popolare esistenti in Svezia. Il violino (fiddle), introdotto intorno alla metà del XVII secolo da sei violinisti francesi impiegati come musicisti di corte, si diffuse praticamente ovunque in Svezia, sostituendo l’allora strumento folklorico principale: la cornamusa; il violino, a sua volta, è stato soppiantato, alla fine del XIX secolo, dall´organetto diatonico. Il fiddle non presenta apprezzabili differenze rispetto al violino. Esso non presenta, a differenza del violino norvegese hardingfela, corde di risonanza o di simpatia. Viene suonato, d´altro canto, in "scordatura", vale a dire con altre accordature rispetto a quella standard in quinta. Altri strumenti tradizionali sono la nyckelharpa, viella ad archetto (imparentata alla ghironda), considerata lo strumento nazionale svedese. Sul manico e sulla parte superiore del corpo dello strumento è posto un sistema di chiavi con le quali, agendo con le dita della mano sinistra, si varia la lunghezza delle corde, che sono 4 o 5 principali più un numero variabile che vibra per simpatia, oltre un bordone. Tali corde vengono sfregate da un archetto tenuto con la mano destra. La nyckelharpa proviene dall´area della provincia di Uppland, circa novanta miglia a nord di Stoccolma. Molto comune un tempo era anche la cornamusa, che assomiglia ai tipi presenti nei paesi baltici per la costruzione estremamente semplice e la presenza di una sola canna di bordone. La sträkharpa, lira incurvata tipica delle regioni baltiche, affine al gallese crwth. Infine, nell´organologia svedese troviamo l´organetto diatonico, la cui popolarità divene considerevole nella seconda metà del XIX secolo, quando nuove danze e nuovi tipi di melodie raggiunsero il paese, guadagnandosi stabilmente un largo seguito. Valzer, scottisch e hambo costituiscono infatti una larga parte del repertorio musicale svedese per la danza. Il trio di musica tradizionale svedese è formato da Thomas Eriksson e Göran Hakansson, nati entrambi nel 1960 nella provincia di Värmland, che suonano ambedue il violino, ma Thomas utilizza anche la nyckelharpa, e da Lena Willemark, nata nel 1960, proveniente da Evertsberg, nella provincia di Dalarna, che dalle vecchie generazioni di violinisti e cantanti ha appreso le tecniche vocali e strumentali (fiddle e cornamusa), oltre ai richiami ad alta voce per raggruppare le greggi  La musica tradizionale svedese é sicuramente una musica viva e c’è molta gente in tutta la Svezia che la suona. Chi suona musica tradizionale è chiamato spelman, plurale spelmn (dal verbo att spela che significa suonare).Se si parla con qualcuno di lingua inglese di musica tradizionale è bene sapere che in inglese si chiama traditional music. Se la si chiama folk c'è il rischio che pensino che si intenda Bob Dylan o simili. Molti intenditori di musica usano adesso l'accezione traditionsmusik anche in svedese, onde evitare confusioni.In molti luoghi della Svezia si tengono raduni di musicisti di musica tradizionale. In questi incontri i musicisti si incontrano e suonano insieme e la gente va ad ascoltare la musica, a ballare e a divertirsi. Alcuni raduni sono piccoli, mentre altri (per es. a Bingsjö nel Dalarna o a Rensäter nel Värmland) sono molto grandi, con migliaia di presenze. I raduni estivi si tengono di solito all’aperto. Nei raduni si possono ascoltare musicisti che suonano dal palco, per far danzare, ma anche musicisti che si incontrano a piccoli gruppi (in sessioni libere) per suonare e confrontarsi. Questi gruppi si chiamano buskspel (da busk, cespugli). Nella maggior parte dei raduni vi é una visstuga (un locale), dove i cantanti si incontrano per cantare insieme delle canzoni e impararne gli uni dagli altri. Nella mia pagina dei links si possono trovare le date e i luoghi dei raduni e sui festival di musica tradizionale.In molti luoghi della Svezia esistono anche fondazioni, associazioni, club per la musica tradizionale che organizzano concerti, serate di danza e di musica. Nella mia pagina dei links si possono anche trovare queste informazioni. Molte melodie svedesi si chiamano, per esempio, Polska efter (secondo) Erik olsson. Ciò significa che la melodia viene da Erik Olsson, ma non necessariamente che egli l'abbia composta. Tipi di melodieLa parola svedese utilizzata per indicare una melodia, un’aria è lat, plurale latar. La melodia più comune nella musica svedese è la polska. E' una melodia per la danza che si suona sul ritmo dei 3/4, ma diversamente da come si suona un valzer. Altre danze tipiche sono il valzer (vals, valser), la polka (polka, polkor), la scottich (schottis, schottisar), hambo e mazurka (mazurka, mazurkor). Sono anche usuali melodie sulle quali non si danza, per es. gånglåt (melodia di marcia), brudmarsch (marcia nuziale) e skänklåt ( melodia che il musicista era solito suonare quando voleva che la gente gli desse dei soldi come ringraziamento per la sua musica). Ci sono molti tipi di polska in Svezia (ed anche in Norvegia e in Finlandia). La maggior parte si suona in una sorta di tempo in 3/4. Ma che cosa è che differenzia una polska da un valzer? Intanto si suona più lenta del valzer... Ma la differenza più importante é relativa a quando (e come) vengono accentati i tempi. Un valzer ha tre tempi per battuta. Il primo é forte e ha un "senso di discesa" e gli altri due sono deboli e hanno un "senso di ascesa". Un tipico valzer suona così all'incirca "bum-bip-bip", che si può scrivere \,, \,, \,,In una polska, invece, sono il primo e l'ultimo accento nella battuta ad essere forti e il secondo è debole e con un senso di ascesa, all'incirca "bum-bip-bum":\,\ \,\ \,\Il musicista batte solitamente il tempo col piede sui tempi 1 e 3.In alcune zone della Svezia occidentale le polske sono chiamate springlek. In Norvegia, invece, si chiamano normalmente springar o pols. I diversi tipi di polska sono: Jämn polska  (polska regolare): Ogni tempo della battuta si può suddividere in due ottavi di uguale lunghezza. I tempi sono spesso divisi in sedicesimi. Quel tipo é diffuso nella Svezia occidentale, meridionale e in Finlandia. Es. Polska secondo Pelle Forse, Östergtland. Questo tipo di polska si chiama anche slängpolska o sextondelpolska (polska in sedicesimi). In alcune zone sella Svezia occidentale e della Finlandia si suona la polska con uguale accento su tutti i tempi. In molte di queste polske si possono ancora dividere le battute in tre tempi, ma vi sono molte melodie in cui ciò non é possibile. La melodia qui sopra per es. ha una battuta di 4/4 inserita nel mezzo. Ojämn polska (polska irregolare): I tempi possono essere suddivisi in tre terzine o in due note di diversa durata. In alcune zone della Svezia queste polskor hanno così tante terzine che arrivano a chiamarsi triolpolskor (polske terzinate), ma la variante più diffusa ha più ottavi che terzine.  Questo tipo di polske viene scritta solitamente ad ottavi pieni o ad ottavi puntati + sedicesimi. Il ritmo ha quindi, comunque, più il senso della terzina. Es.  Santa Luva. Polska di Nås, Dalarna. Questo tipo di polska si chiama anche åttondelspolska (polska ad ottavi) e si suona molto in Svezia e Norvegia. Polska med kort etta (polska col primo tempo corto) : Ora il ritmo si fa complicato. Questa polska é parente dell'ojämn polska, ma il primo tempo é più corto e il secondo é più lungo. Il ritmo é un po' come il tempo di 2+4+3/8. Questo tipo di polska é diffusa nella Svezia occidentale e in zone della Norvegia. Es. Farmors brudpolska efter Grys Anders. Le polskor come questa sono solitamente scritte come se i tempi fossero lunghi uguali. Lo scriverli a terzine come ho fatto qui non é del tutto esatto, poiché non c'è nessun tempo regolare in tre a cui riferirsi. Ci sono solo tre tempi di diversi lunghezza (corto, lungo, medio). Scriverò un esempio in notazione in 4+3+2/8 quando avrò tempo. Polska med lång etta (polska col primo tempo lungo) : Questo ritmo é ancora più difficile da capire. Il primo tempo é allungato e il terzo é accorciato, un po' come 4+3+2/8. Solitamente il musicista batte col piede su tutti e tre i tempi. Anche questo tipo di polska é diffuso nella Svezia occidentale e in zone della Norvegia. Strumenti Il più comune é il violino (fiol). E' così diffuso che molti traducono spelman con violinista. Vi sono comunque altri strumenti. Molti suonano diversi tipi di fisarmonica (dragspel). Alcuni anche il clarinetto. Uno strumento tipico della Svezia é la nyckelharpa (violino a chiavi), che é suonata con l'arco come un violino, ma ha una fila di chiavi (nycklar), che sono premute contro le corde invece di premerle direttamente con le dita. Ci sono diversi siti su Internet che ne parlano… Nella musica tradizionale è utilizzato anche il flauto dolce (blockfljt) , ma vi é anche un tipo di flauto più antico che si chiama spelpipa, spilåpipa o låtpipa. Non é inusuale sentire anche il flauto traverso. In passato si suonavano flauti traversi in legno con sistemi di chiavi molto semplici, ma per qualche ragione questa tradizione si é spenta all'inizio di questo secolo. Ora i flautisti usano flauti traversi in argento con sistema moderno di chiavi (del tipo Boehm). Un tipo di flauto molto speciale é il salgflöjt (sorta di flauto armonico, ndt), un flauto che non ha fori per le dita: è possibile cambiare nota coprendo il foro all'estremità e soffiando con diversa intensità. La cornamusa svedese é una cornamusa ad ancia semplice. Ale Möller ha scritto qualcosa in inglese su molti strumenti svedesi. Suono del violino e accordatura Il modo di usare l'arco é molto importante nel violino della musica tradizionale svedese. E' l'arco che dà i giusti accenti al ritmo. (…) E' importante accordare le corde del violino secondo l’accordatura necessaria (chiamata scordatura). L'accordatura normale del violino, sol-re-la-mi, è molto comune. Un’altra accordatura diffusa é la-re-la-mi. In alcune zone della Svezia (sicuramente nell'ovest) quest’ultima accordatura è così diffusa che è considerata standard. Un'altra accordatura utilizzata é la-mi-la-mi, che va bene per le melodie in la. Un'accordatura molto speciale, invece, é la-mi-la-do# e viene chiamata näckastämning o trollstämning.

Alcune melodie usano effetti speciali come il pizzicato con la mano sinistra.Fisarmonica Il tipo più diffuso é forse quello a bottoni a cinque file. Diffuse sono anche le fisarmoniche a tastiera. Gli organetti a bottoni, che danno note diverse se si apre o si chiude (più o meno come un'armonica a bocca), si chiamano di solito durspel. Le durspel più comuni sono a due file o ad una fila sola. Näcken Si dice che molti suonatori abbiano imparato a suonare dal näcken. E' una creatura delle favole che abita nei torrenti. Chi ha imparato a suonare da lui può suonare in modo tale che nessuno possa smettere di ballare.  LA SVEZIA(la scuola)         La scuola nordica, in particolare quella svedese, è considerata solitamente la "scuola ideale". Nonostante la crisi economica le risorse destinate al mondo dell'istruzione non hanno subìto alcune flessione. Il rapporto tra il mondo dell'istruzione e il mondo del lavoro è molto stretto e le viste alle aziende nel corso del percorso formativo, ad esempio, sono un'abitudine radicata. Il rinomato welfare (lo stato sociale) dei paesi scandinavi si riflette in una politica scolastica con marcate differenze rispetto agli altri paesi europei. Sono le istituzioni locali, nello specifico i Comuni, a coprire gran parte della spesa totale per l'istruzione scolastica. Un sistema fortemente decentralizzato quindi, che si sostiene con tasse sul reddito e con tasse scolastiche. L'istruzione è ovviamente gratuita, e anche gran parte del materiale didattico è fornito gratis dagli istituti.
Sono i singoli consigli comunali che decidono quanti fondi destinare alla scuola, in base alle possibilità di bilancio. Il 15% delle risorse di base è utilizzato per una ridistribuzione a favore delle scuole disagiate o che operano in situazione di difficoltà, con parametri stabiliti. Un esempio della qualità dell'istruzione svedese? Nel difficile quartiere di Rinkeby a Stoccolma, dove vivono principalmente famiglie di immigrati, la scuola superiore locale gode di maggiori attenzioni e di maggiori investimenti rispetto alle altre, e ci lavorano i migliori insegnanti. Il sistema scolastico della Svezia si basa sul principio che tutti dovrebbero avere uguali possibilità indipendentemente dall'appartenenza etnica o dalla zona di residenza.
LE FASI DELL'ISTRUZIONE SCOLASTICA:
In Svezia c'è un sistema comprensivo in base al quale fino al compimento dei 16 anni tutti gli studenti seguono lo stesso identico percorso formativo. La scuola materna (Forskola) accoglie i bambini dall'età di 1 a 5 anni. La scuola pre-elementare (Forskoleklass) si frequenta a 6 anni. Dai 7 ai 16 anni c'è la scuola dell'obbligo (Grundskola), che prevede al suo interno 9 diversi livelli di studio. La scuola superiore, detta "Ginnasio" (Gymanasieskola), che dura 3 anni, è per i giovani che scelgono di proseguire gli studi, fino ai 19 anni. L'istruzione universitaria (Grundlaggande hogskoleutbildning) ha una durata variabile dai 2 ai 5 anni.
SCUOLA SUPERIORE
La scuola superiore, che prende il nome di Ginnasio, è frequentata quindi dagli studenti con un'età compresa tra i 16 e i 19 anni. Ogni scuola superiore può essere gestita da un comune, da un consiglio regionale o da un ente di altra tipologia. Ci sono 16 programmi nazionali in base ai quali viene organizzata la didattica, di cui 14 sono programmi professionali e 2 sono programmi di preparazione agli studi universitari. Tutti i diversi programmi si basano sulle stesse otto materie fondamentali con un programma specifico in alcune speciali materie. Alcune delle materie fondamentali sono svedese, inglese, educazione civica, matematica, educazione fisica e sanitaria. I programmi professionali includono attività pratica su un posto di lavoro per almeno il 15% della durata dell'anno scolastico.
La scuola superiore è ormai accessibile a quasi tutti gli studenti: il 98% degli allievi che escono dalla scuola dell'obbligo si iscrive infatti al Gymnasieskolan, e solo una percentuale molto bassa (8%) abbandona gli studi. Vi siete mai chiesti come mai i giovani scandinavi parlano un inglese pressochè perfetto? Tutto parte dalla scuola. Oltre allo svedese si studia infatti anche in inglese, si pratica cioè l'insegnamento bilingue: l'inglese, oltre a essere studiate come lingua a se stante, è anche utilizzato come lingua d'insegnamento in certe materie.
Negli ultimi decenni l'immigrazione ha modificato alcuni tratti della società svedese e il mondo della scuola si è mosso con convinzione per favorire una reale integrazione. Gli studenti stranieri possono frequentare, ovviamente gratis, dei corsi di lingua svedese prima di essere inseriti all'interno delle classi. Negli ultimi anni si è registrato un significativo aumento della percentuale di famiglia che decidono di affidare l'educazione superiore dei proprio figli a scuole private: quasi un quinto degli studenti frequenta ormai una scuola privata, ma non ci sono grosse differenze nella qualità dell'istruzione tra scuole pubbliche e scuole private. Le novità che sono state adottate nel settore privato per generare un profitto con i soldi ricevuti dall'erario pubblico hanno portato le scuole pubbliche a investire a loro volta nell'innovazione: un vero e proprio circolo virtuoso.
INSEGNANTI La selezione e l'assunzione degli insegnanti è stabilita da singoli comuni, che hanno ampia libertà di scelta, ma devono ovviamente assumere soltanto personale abilitato all'insegnamento. Nei piccoli comuni a occuparsi delle selezione è una commissione che comprende anche rappresentanti sindacali, mentre nelle città più grandi è una commissione formata dal capo d'istituto e da rappresentanti degli insegnanti a occuparsi di questo compito. Sono proprio i direttori delle scuole che contrattano con gli insegnanti sugli stipendi e sui problemi relativi alle risorse umane. Solitamente i contratti sono a tempo indeterminato, ma eventuali variazioni demografiche e riduzioni delle cattedre possono portare al licenziamento. Il livello degli stipendi varia da scuola a scuola. C'è un contratto nazionale che fissa degli standard minimi, ma possono esserci grosse differenze di stipendio anche tra insegnanti con un curriculum simile e con la stessa età: dipende dalle prestazioni dei singoli insegnanti. Il contratto nazionale degli insegnanti prevede tra le 500 e le 600 ore di lezione, con un monte-ore obbligatorio totale di circa 1700 ore, di cui 1300 sono a disposizione del direttore d'istituto; il contratto prevde anche 400 ore di servizio "libero", che gli insegnanti possono utlizzare come meglio credono. Ci sono anche 13 giorni di formazione obbliogatoria durante le vacanze. Tutti gli insegnanti hanno in dotazione un computer portatile personale. Lo stipendio percepito dagli insegnanti delle scuole superiori è in media di poco più di 23.000 euro all'anno, leggermente inferiore a quello medio degli insegnanti italiani.
ORARI, VACANZE E DIVISA
Le scuole godono di una grossa libertà nello stabilire la durata delle lezioni e il numero di ore annuali di lezione per ogni materia. Teoricamente nel Ginnasio si dovrebbe tenere una media di 726 ore annuali in classe. Anche se ogni scuola decide a modo suo, molti istituti seguono l'orario 8 -16. Nel corso della giornata scolastica solitamente non si hanno mai più di tre materie per giorno, e la scuola viene vissuta davvero anche al di fuori delle lezioni: palestre, aule studio, i "mitici" armadietti che siamo abituati a vedere nei telefilm americani.
Ovviamente anche in Svezia ci sono differenze marcate tra i vari istituti, e non tutti hanno strutture all'avanguardia, ma la qualità media dell'ambiente in cui studiano i giovani è superiore a quella delle scuole del nostro paese. L'anno scolastico inizia nel mese di agosto, di solito verso il 20, termina a giugno e si suddivide in due semestri. Oltre alle vacanze natalizie, gli studenti godono di una settimana di vacanza a novembre e una a febbraio, più 10 giorni per Pasqua.
TEST ED ESAMI
L'Agenzia Nazionale per l'Educazione fornisce agli insegnanti dei test nazionali come ulteriore strumento di valutazione. Questi test nazionali hanno la stessa importanza dei test che vengono decisi dalle singole scuole. Alcuni test vengono svolti in svedese, altri in inglese. Non esistono scadenze minime per la valutazione degli studenti da parte degli insegnanti della scuola, che godono di ampia autonomia nell'organizzazione della didattica.
Il sistema di votazioni utilizzato, che è in vigore da metà degli Anni Novanta, ha lo scopo di valutare nel modo più obiettivo possibile le conoscenze acquisite. I giudizi solitamente sono tre: sufficiente, buono e ottimo. C'è anche un voto conclusivo al termine della carriera scolastica dell'obbligo, che teoricamente può essere assegnato anche con un anno di anticipo lo studente soddisfa determinati requisitianno. Per iscriversi all'università i requisiti variano a seconda dei singoli atenei. Per concludere questo viaggio nel mondo della scuola in Svezia, non si può non citare il contributo economico garantito dall'Istituto Nazionale Studentesco Svedese a favore degli studenti universitari: 200 euro circa alla settimana, di cui 68 a fondo perduto e il resto sotto forma di prestito studentesco da restituire in futuro.

                                                                  A cura di Anita M.

Svezia

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